Presentato l’atto organizzativo dell’Iss: previsti tre centri di alta specializzazione e potenziamento dell’assistenza domiciliare

Tre Centri di alta specializzazione, assistenza domiciliare potenziata, proprio come le Cure primarie. Ma non solo. C’è questo e tanto altro nel nuovo Atto organizzativo dell’Istituto per la sicurezza sociale, appena ratificato dal Consiglio grande e generale.

“E’ stata una priorità fin dal mio insediamento – dice il segretario di Stato alla Sanità, Mariella Mularoni nel giorno in cui l’Atto è stato presentato ai dipendenti Iss – Un confronto iniziato già nella precedente legislatura, portato all’attenzione delle parti sociali e della maggioranza, per diventare più attrattivi, migliorare i servizi e rispondere alle mutate necessità della cittadinanza. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo provvedimento importante per tutti e che serve al Paese. Il nuovo Atto va a potenziare alcuni settori strategici per rimanere al passo dei tempi. Siamo inoltre già al lavoro su altri due provvedimenti molto importanti quali la legge sulla libera professione e quello per la riduzione delle liste d’attesa”.

“L’Atto organizzativo approvato dal Consiglio grande e generale – dice il direttore generale dell’Iss Francesco Bevere – consentirà il miglioramento dell’efficienza dell’ente attraverso una migliore integrazione delle risorse, una razionalizzazione dei processi e una maggiore flessibilità nell’utilizzo delle risorse. Offre, inoltre, spunti rilevanti per valorizzare le nostre professionalità interne e nel contempo rendere più attrattivo il nostro sistema sanitario, con un faro sempre acceso sulla centralità dei nostri assistiti e dei loro bisogni.Anche l’umanizzazione delle cure, la trasparenza delle nostre attività, lo sviluppo di Pdta sempre più aggiornati, la ricerca in campo clinico, i temi della qualità e sicurezza delle cure e della prevenzione a tutto campo, diventano elementi centrali di questo importante e atteso cambiamento. Con questo Atto organizzativo è assicurato anche l’avvio di un confronto proficuo con i sistemi sanitari degli altri Paesi e in particolare di quelli europei”.

Tra le novità ritenute di rilievo, la creazione, all’interno del Dipartimento ospedaliero, di tre Centri di alta specializzazione: il Centro per lo studio e la cura della miopia, il Centro di diagnostica e terapia avanzata delle malattie epatiche e delle vie biliari” e il Centro per lo studio e il trattamento delle disfunzioni e delle patologie dell’apparato uro-genitale femminile”. All’interno del Dipartimento socio sanitario è stato potenziato tutto il comparto dedicato all’assistenza domiciliare, delle Cure Primarie e in generale della presa in carico degli assisiti con fragilità, con particolare attenzione agli anziani e alla demenza.

FONTE: Il Resto del Carlino