SAN MARINO (ISS) – Il 17 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Sonno, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza che riveste per la salute e il benessere di ogni individuo il riposo notturno e incoraggiare le persone a prendersi cura del proprio sonno.
Dormire è un processo fisiologico che permette al corpo di riposare e rigenerarsi.
Una mancanza di sonno, può favorire l’insonnia, la depressione, l’ipertensione e il diabete. Il sonno inoltre è importante per la memoria e il processo di apprendimento. Una mancanza di sonno influisce sulla capacità di concentrazione e determina una riduzione dei tempi di reazione.
La qualità del sonno è un problema crescente in tutta la società occidentale, sia per errate abitudini alimentari, lavorative e sociali, sia per il manifestarsi di disturbi respiratori nel sonno – chiamati tecnicamente DRS – che costituiscono un ampio gruppo di patologie che riguardano alterazioni del respiro, dei gas ematici e dell’equilibrio acido-base. Tra questi disturbi, il più comune è rappresentato dalle apnee ostruttive nel sonno (OSA) una vera e propria patologia a elevata prevalenza nella popolazione generale, spesso sottovalutata, con un forte impatto sulla salute, sulla qualità di vita e con rilevanti risvolti socio-sanitari.
Ecco perché l’Istituto Sicurezza Sociale della Repubblica di San Marino, insieme alla Segreteria di Stato per la Sanità e Sicurezza Sociale, vuole ricordare questa importante giornata, rimarcando i preziosi servizi svolti per la comunità dall’ambulatorio di medicina del sonno a specializzazione pneumologica, coordinato dalla dott.ssa Valentina Conti e parte integrante del Modulo Funzionale di Pneumologia diretto dal dottor Enrico Rossi.
A San Marino lo studio del sonno è iniziato nel 1997 con l’esecuzione delle Polisonnografie e la prescrizione a domicilio dei ventilatori.
L’ambulatorio sammarinese è attualmente accreditato dalla Società Italiana di Medicina del sonno (AIMS) dal febbraio del 2020 e, nell’ultimo anno, ha visto l’esecuzione di oltre 200 prime visite per sospette patologie del sonno e oltre 300 controlli in pazienti con noto disturbo respiratorio del sonno. L’attività diagnostica negli ultimi dodici mesi ha fatto registrare 204 esami saturimetrici e 276 poligrafie, consentendo di diagnosticare e avviare al trattamento ventilatorio 108 pazienti, per correzione delle apnee.
A questi dati riguardanti le nuove diagnosi si somma l’attività di follow up gestita dall’ambulatorio pneumologico mediante il servizio di telemedicina, grazie alla competente attività del personale infermieristico dedicato. Allo stato attuale, mediante il portale dedicato, è possibile gestire direttamente dall’ospedale oltre 500 tra ventilatori a pressione positiva e ventilatori bilevel. Questo servizio permette di garantire sia un corretto utilizzo del device ventilatorio, sia la correzione dei parametri ventilatori in remoto, se la ventilazione in atto risultasse inefficace.
Una casistica, quella sammarinese, che in poco più di un biennio, è riuscita a fare scuola, con all’attivo già diverse pubblicazioni e ricerche a cura proprio della Dott.ssa Conti e relative al trattamento di OSA, in particolare sulla correlazione tra asma e apnee e tra fumo e apnee.
Per accedere ai servizi dell’ambulatorio del sonno, occorre l’impegnativa del medico di base con richiesta di visita pneumologica specificando “sospette apnee del sonno”.
“I disturbi respiratori nel sonno rappresentano una delle patologie che con maggiore frequenza alterano la qualità della vita, provocando conseguenze deleterie sulla salute di chi ne è affetto – dichiara la dott.ssa Valentina Conti -. Le sole apnee ostruttive colpiscono in forma grave almeno il 10% della popolazione mondiale totale, con percentuali ancora più elevate in chi soffre di ipertensione resistente ai farmaci, aritmie cardiache, diabete, malattie renali e metaboliche. Il modulo funzionale di pneumologia dell’Ospedale di Stato è perciò in prima linea nell’assicurare una diagnostica e un’assistenza puntuale nella gestione di queste patologie”.
“I servizi che stiamo portando avanti per la cura dei disturbi del sonno – spiega il Direttore della UOC di Geriatria a indirizzo pneumologico Enrico Rossi – sono l’esempio concreto di quanto la telemedicina e il teleconsulto, da anni operativi presso il nostro reparto, possano essere capaci di sviluppare un’appropriata ed efficace presa in carico degli assistiti. Servizi che oggi all’ISS sono già una realtà”.
“La diagnosi e presa in carico precoce, anche in questo particolare campo legato ai disturbi del sonno, può davvero fare la differenza – afferma il Direttore Generale dell’ISS Francesco Bevere -. Posso confermare quanto sia rilevante interpretare con tecnologie e professionalità dedicate le patologie collegati ai disturbi del sonno che, ben approfonditi, migliorano notevolmente la qualità di vita delle persone. Il Comitato Esecutivo non farà mancare anche in questo ambito il costante impegno già documentano nell’implementazione delle innovazioni tecnologiche, cliniche e telematiche”.
FONTE: Ufficio Stampa ISS