L’Iss sfoltisce i luoghi in cui indossarle: restano obbligatorie solo in alcuni reparti e nelle case di riposo

Il Covid ha mollato la presa ormai da un po’ e l’Istituto per la sicurezza sociale riduce ulteriormente l’obbligo di utilizzo della mascherina in ospedale. Da ieri è obbligatorio indossare una Ffp2 soltanto nelle sale operatorie, nel reparto di Terapia Intensiva, in Dialisi e nel reparto di Oncologia. Resta l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 per gli operatori e la mascherina chirurgica per i visitatori alla Rsa La Fiorina e nella struttura residenziale ‘il Principe’ del Colore del Grano. “Tale disposizione del direttore delle Attività sanitarie e socio sanitarie, Sergio Rabini e firmata anche da tutti i direttori di Dipartimento – spiegano dall’Iss – trova ragione nell’attuale andamento epidemiologico, nella continua tendenza al ribasso del numero di casi di Covid-19 e nell’aumento dell’immunità”. Viene previsto invece l’obbligo di esecuzione del tampone per tutti i pazienti che accedono alla sala operatoria e al reparto di Terapia Intensiva. Disposizioni, come specificato dall’Istituto sammarinese, che seguono la linea discendente del virus. Secondo l’ultimo aggiornamento reso noto sul Titano poco più di due settimane fa, il tasso di positività su base settimanale risultava sceso al 2,64%. E da settimane ormai non si registra più nessun ricovero all’ospedale di Stato con solo cinque casi attivi.

Intanto, nei giorni scorsi il nuovo segretario di Stato alla Sanità di San Marino, Mariella Mularoni, si è presentata al personale sanitario dell’Iss. Si è trattato della prima occasione ufficiale per presentare il mandato ricevuto dal Congresso di Stato a seguito del recente incarico e le linee programmatiche. Presenti, il direttore generale dell’Iss Francesco Bevere, il sirettore delle Attività sanitarie e socio sanitarie Sergio Rabini, il direttore amministrativo Marcello Forcellini, i direttori di Dipartimento, i coordinatori infermieristici e i responsabili degli uffici amministrativi.

Il Segretario ha rimarcato la centralità del paziente “e l’importanza del personale sanitario quale principale risorsa dell’Iss. L’obiettivo è quello di ricostruire, migliorare e efficientare i servizi, in un’ottica anche di contenimento della spesa”. Fondamentale “sarà l’investimento dedicato alla medicina territoriale, al nuovo ospedale e alla ristrutturazione dei centri sanitari”. Il ministro Mularoni ha infine concluso invitando i professionisti dell’Iss a continuare a fornire il loro apporto e collaborazione in un’ottica di condivisione e partecipazione alle scelte.

FONTE: Il Resto del Carlino